Percorso Museale
Il cuore del Museo del Parco è costituito da un originale percorso espositivo, che si snoda attraverso immagini e suoni, l'evocazione di personaggi e la ricostruzione di ambienti, collezioni naturalistiche e raccolte di vecchi attrezzi di lavoro, brevi filmati e postazioni interattive.
La prima sala illustra con forte impatto emotivo la genesi del bacino che ospita il lago di Garda, attraverso la successione degli eventi geologici. Questo tema viene ripreso nella sala successiva, dove sono esposti fossili e minerali e viene spiegata, unitamente all'evoluzione morfologica del paesaggio gardesano, anche la storia del popolamento umano.
Nella terza sala si racconta delle attività degli abitanti della zona del lago di Garda all'epoca del dominio della Repubblica Veneta: pescatori, artigiani, mercanti, boscaioli, coltivatori di olivi e di limoni, dei quali sono esposti anche alcuni tipici attrezzi da lavoro. L'avvento del turismo a partire dalla fine del Settecento, prima di quello elitario e poi di quello di massa, ha operato grandi trasformazioni sia su questo tessuto economico e sociale che sul paesaggio gardesano: una sala con arredi, musiche e manichini abbigliati con vestiti d'epoca riconduce agli eleganti ambienti degli hotel della Belle Epoque, mentre nello spazio successivo, comodamente seduti sui sedili di un pullman, si diventa viaggiatori ammirando su un grande schermo la proiezione di suggestive immagini.
Il percorso si arricchisce di contenuti nelle sale successive, dove vengono approfonditi altri aspetti naturalistici del territorio del parco e della Foresta Demaniale "Gardesana Occidentale"; al centro dell'attenzione è posto il bosco, inteso sia come ecosistema (valore ecologico) sia come risorsa (valore economico): pannelli e filmati illustrano alcuni tra gli interventi e le attività svolte dall'Azienda Regionale delle Foreste per la tutela e la valorizzazione del cospicuo patrimonio boschivo.
La spiegazione dei problemi che affliggono il bosco, le collezioni naturalistiche e l'apparato radicale di un albero sospeso sul soffitto della penultima sala precedono la stanza finale del percorso, che ha il compito di comunicare in maniera simbolica ed essenziale il valore estetico e quasi religioso delle foreste, e più in generale dei paesaggi e degli ambienti naturali del Parco alto Garda bresciano.